giovedì 6 novembre 2008

domenica 26 ottobre 2008

Da solo


Dove vanno a finire i calzini,
quando perdono i loro vicini?

...dove và chi rimane smarrito
in un alba d'albergo scordato
chi è rimasto inpigliato in un letto,
o chi ha trovato richiuso il cassetto...

Chiedetelo a Vinicio e ve lo racconterà in una sua nuova ninnananna:
...ancora un capolavoro da aggiungere alla serie,
che non smetterò mai di ascoltare...

venerdì 24 ottobre 2008

Lo scandalo non basta mai...


Date un po' un'occhiata a questa roba uscita ieri sul sito del governo...


INTERVISTA A COSSIGA «Bisogna fermarli, anche il terrorismo partì dagli atenei» di ANDREA CANGINI...


Clicca qui per leggere l'intervista completa.

sabato 18 ottobre 2008

Elias


Questa è la storia del musicista Johannes Elias Alder, che all'età di ventidue anni si tolse la vita, avendo deciso di non piú dormire.

Quanto più si avvicinava alla roccia liscia, tanto più Elias si sentiva irrequieto. Gli sembrava che il rumore dei passi, il respiro, lo scricchiolio della neve gelata, i tonfi lontani del bosco, il mormorio dell’acqua sotto il ghiaccio della Emmer, che tutto intorno a lui dovesse crescere e fondersi in un unico suono grandioso. Quando infine raggiunse la sua roccia sentì un rombo come di tuono erompergli dal petto. E in quel momento, come intuendo qualcosa del proprio futuro, si mise improvvisamente a cantare. Quindi accadde il prodigio: quel pomeriggio del suo quinto anno di vita Elias udì il suono dell’universo.

Sentendo freddo alla testa si portò le mani al berretto per calarselo ancora più giù sulla fronte. Ma lo schianto che avvertì nelle orecchie fu tale da perdere l’equilibrio e da cadere supino nella neve. L’ultima cosa che vide fu un ciuffo di capelli biondi macchiati di sangue.

Mentre cadeva il suo udito si moltiplicò, e iniziò la metamorfosi. …

All’orecchio di Elias si schiudeva un mondo di suoni, di voci e rumori che non aveva mai udito prima con tanta chiarezza. Non basta dire che li udiva: li vedeva. Vide l’aria condensarsi e poi di nuovo espandersi con ritmo incessante. Vide le valli dei suoni e le loro montagne gigantesche. Vide il ronzio del proprio sangue, il fruscio dei capelli tra le mani strette a pugno. E il respiro tagliava le narici con folate così violente che una tempesta di föhn sarebbe parsa al confronto un timido venticello. I succhi gastrici si mescolavano chioccolando e gorgogliando. Le viscere mandavano un suono lungo, gutturale, incredibilmente modulato. I gas endocorporei si dilatavano sibilando o esplodendo, il midollo osseo vibrava e perfino l’umor vitreo tremava ai battiti oscuri del cuore.

Poi il suo udito si ampliò ancora, rovesciandosi come un orecchio gigantesco sulla macchia di terra dov’era sdraiato. Scrutò con l’orecchio teso paesaggi sotterranei a mille miglia di distanza, e luoghi distanti mille miglia. Sullo scenario sonoro dei suoi rumori corporei si spalancarono a velocità crescente altri scenari di gran lunga piú vertiginosi, terrificanti e di una sontuosità inaudita. Tempeste di suoni, uragani di suoni, mari di suoni, deserti di suoni.

[Robert Schneider, Le voci del mondo]


Elias page

sabato 4 ottobre 2008

Il Belpaese


Dopo le svariate notizie pseudo-giornalistiche di questi ultimi giorni, che riguardano gli abbusi verso gli stranieri e non stranieri (cioè cittadini italiani a tutti gli effetti ,ma con un colore di pelle differente), non posso che soffermare qualche semplice pensiero di conforto per questa gente.
Dedico questo messaggio a:
quelli che vengono fermati nei campi rom di notte dalle volanti che arrivano a sirene sparate
quelli che vengono trovati a dormire in 100 in una stanza
quelli che vendono senza autorizzazioni
quelli che venngono insultati
quelli che vengono picchiati
quelli che non mangiano da chissà quanto
quelli che sono costretti a rubare
a quella prostituta africana maltrattata, rinchiusa e fotografata come un animale
Tong Hongsheng pestato a Tor Bella Monaca
Sheikh Said, donna somala di 51 anni, sposata con un italiano e cittadina italiana, era solo una nonna che riportava in Italia i suoi quattro nipotini da Londra
Emmanuel Bonsu Foster pestato dai vigili di Parma
Samuel e Julius Ibrahim
Abdul Graibe
e a tutti coloro che non ho citato ma che continuano a subire
L'Italia purtroppo per voi, e anche per noi, non è il posto che speravate...

lunedì 29 settembre 2008

S'ostina (pen-siero di un' alba)


...quando la madre scopre il seno
il bimbo inebriato dal profumo di buono
impara il vuoto e il pieno
impara l'attesa, la gioia e l'abbandono
impara ad imparare le tracce che fanno camminare ....
chi sei tu bello come il sole, chi sei tu più bella della luna
guardando te conosco la fortuna che gli Dei vorrebbero per sè...

P.G.R.

giovedì 25 settembre 2008

Bronte: la rivolta dei cafoni!


" oggi 15 Maggio di questo nostro 1860 , e non dobbiamo avere paura di dirlo, è incominciata la nostra liberà...!!"

Padre Biuzzo, maestro delle scuole elementari dell'epoca , sta dicendo che due Sicilie erano troppe "...e un'Italia basta per tutti e per questo ne dobbiamo essere felici!"

...In Sicilia dopo lo sbarco di Giuseppe Garibaldi del 1860 nel centro di Bronte (CT), alle pendici dell'Etna, esplose una rivolta. Tutti gli abitanti scesero in piazza contro "lì cappeddì"per riprendersi le proprie terre.
La contrapposizione erano forti fra i sostenitori dalla britannica Ducea di Nelson, in cui sventolava la bandiera inglese, chiamati "ducali", ed i "comunisti" di ispirazione socialista e liberale, capeggiati dall'avvocato Nicolò Lombardo.

Il 2 Agosto al malcontento popolare si aggiunsero diversi sbandati e briganti, tra i quali Calogero Gasparazzo, provenienti dai paesi limitrofi e che capeggiarono l'insurrezione sociale.

Fu così che vennero appiccate le fiamme a decine di case, al teatro e all’archivio comunale. Quindi iniziò una caccia all'uomo e ben sedici furono i morti fra nobili, ufficiali e civili, prima che la rivolta si placasse.

"Pace, Pace...Amici, non vi riconosco più ...", gridava l'avvocato Lombardo, ".... tornate in voi, non macchiatevi di altri delitti , i colpevoli verranno puniti dalla legge , la legge di Garibaldi. La legge del popolo verrà applicata, in nome di questa bandiera che significa libertà pace e giustizia...restiamo tutti uniti in nome della libertà : vi invito alla pace; anche voi oggi avete offeso la giustizia, ma avete usato la violenza perchè solo violenza avete ricevuto....!!!"

Per riportare l'ordine giunse un battaglione di garibaldini agli ordini di Nino Bixio, che sicuramente non era in Sicilia per ritoccare le mappe catastali a favore del popolo .

Gli intenti di Garibaldi, non erano solo volti al mantenimento dell'ordine pubblico, ma soprattutto a proteggere gli interessi inglesi, Paese che fortemente sosteneva l'impresa dei Mille.

Quando Bixio iniziò la propria inchiesta sui fatti accaduti larga parte dei responsabili erano fuggiti altrove, mentre alcuni ufficiali colsero l'occasione per accusare gli avversari politici. L'avvocato Nicolò Lombardo , che oltretutto aveva placato gli animi e convinto la popolazione a facilitare l'ingresso dell'esercito nel paese nel nome di non si sà quale giustizia, venne ingiustamente additato come capo rivolta senza delle prove.

Il tribunale misto di guerra in un processo durato meno di quattro ore giudicò ben 150 persone e condannò alla pena capitale Nicolò Lombardo, insieme ad altri quattro eroi: Nunzio Ciraldo Fraiunco, Nunzio Longi Longhitano, Nunzio Nunno Spitaleri, Nunzio Samperi. La sentenza venne eseguita mediante fucilazione il 10 agosto, all'alba.


"...noi abbiamo avuto un giudizio ex-abructo nell'anno 1860 quando in Sicilia non c'erano più i Vicerè, ma Giuseppe Garibaldi in nome della Libertà, quale che possa essere la vostra sentenza non è un onore per voi uomini della Nuova Sicilia, della Nuova Italia averci giudicato come hai tempi dei Vicere. Dentro la grande ingiustizia, l'ingiustizia storica, che si consuma contro questo popolo, c'è quest'altra particolare ingiustizia che si commette contro di noi: come avvocato ne sono indignato come uomo, che ha combattuto per gli stessi ideali in nome dei quali voi credete di poterci giudicare ne sono schiantato. E tuttavia vi dico che credo in questa Italia, credo in questo popolo."


Bronte ( cronaca di un massacro che i libri di storia non hanno raccontato). Regia Florestano Vancini

martedì 23 settembre 2008

Tra killer e omertà...














"Davvero vi basta credere che nulla di ciò che accade dipende dal vostro impegno o dalla vostra indignazione? Che in fondo tutti hanno di che campare e quindi tanto vale vivere la propria vita quotidiana e nient'altro. Vi bastano queste risposte per farvi andare avanti? Vi basta dire "non faccio niente di male, sono una persona onesta" per farvi sentire innocenti? Lasciarvi passare le notizie sulla pelle e sull'anima. Tanto è sempre stato così, o no? O delegare ad associazioni, chiesa, militanti, giornalisti e altri il compito di denunciare vi rende tranquilli? Di una tranquillità che vi fa andare a letto magari non felici ma in pace? Vi basta veramente?"

http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/cronaca/caserta-sparatoria/saviano-omerta/saviano-omerta.html

lunedì 15 settembre 2008

Morire per due biscotti


Un giorno esci per strada con i tuoi amici, entri in un negozio, vedi dei biscotti...
...chissà... per scherzo o per coraggio ne rubi un paio...e pensi: chi si offenderà mai per un gesto del genere?
Ma sei nero e si sà a te nulla è concesso
devi imparare a stare bene al tuo posto.
Un gesto del genere quindi non può passare in osservato!
Dopo mezzora sei steso a terra col cranio aperto in due!
Fantascienza , no Milano!
Questa è l'Italia,
questi sono gli italiani,
questa è la bella società
questo è il progresso
queste sono le città... sicure.

martedì 9 settembre 2008

Poema antico



Chiedevano una volta le stelle: c'è un'altra volta celeste?
Brillano come noi in altro lume gli splendidi lumi del firmamento?
Sì, rispose Febo, di notte quando le luci si accendono
nelle grotte di Matera, tutte, e brillano come astri.
O antica e preziosa città, nobile e beata!
se in terra il cielo notte e giorno puoi ammirare.

venerdì 5 settembre 2008

Voglioscendere.it

"Farò disobbedienza civile a questa legge illiberale e liberticida. A costo di finire in galera, di pagare multe, di essere licenziato. .."


Volevo segnalare a tutti questo blog voglioscendere.it: ha lanciato la campagna «Arrestateci tutti. Disobbedire per informare», dopo l’appello di Marco Travaglio su l’Unità contro il ddl bavaglio del governo. Già centinaia le adesioni di cittadini e giornalisti (il primo elenco è consultabile sul blog). Si può aderire scrivendo a arrestatecitutti@gmail.com o lasciando un commento sul blog.

venerdì 25 luglio 2008

Perchè Dio è morto ?


La storia dell'uomo mi pare essere in antitesi con l'esistenza di Dio
...o quantomeno di un Dio buono!
...o forse Dio non pensa e basta...
...ecco forse Dio ha dato all'uomo la facoltà di pensare perchè lui non può farlo...
...a no ...dimenticavo lui può tutto...
...ma allora?!?!!

E allora cosa ci fanno trentuno corpi di giovani senza vita penzolanti dagli alberi del lungo viale di Bassano del Grappa?
Mettiamo un impiccato per ogni albero
.... con i piedi...
a pochi centimetri dal suolo.
Appesi ai grandi funghi.
mani legate
dietro,
davanti,
sul petto, "bandito".
Lasciati lì, appesi per venti lunghe ore in segno di spregio e per terrorizzare la popolazione.

Ecco dove era Dio il 26 settembre del '44...

Italiani che impiccano italiani
al comando di un vicebrigadiere delle SS, Karl Franz Tausch
.

è nato nel 1922 a Olmütz, oggi Olomouc, Repubblica Ceca.
Compirà 86 anni il 9 ottobre.
È dunque un tedesco che proviene dai Sudeti della Moravia, territorio invaso da Hitler nel '39. La casa non si raggiunge direttamente in auto, si trova in un vialetto fra alte siepi, appartata, nascosta anche al poco traffico che scorre a meno di cinquanta metri. Tausch ha lo sguardo fisso, gli occhi imperscrutabili, l'atteggiamento aggressivo. Il tono è di chi è abituato a imporsi.
Basso di statura, poco più di un metro e sessanta centimetri, un fisico appesantito dagli anni, ma ancora estremamente lucido e in forze.