domenica 24 maggio 2009

Simposio


Canto una storia antica
ma è tanto che la canto
più volte vi giuro che la canto ,
mi è parso di cadere
mi è parso di cadere
in discorsi
ma senza vedere.
Quello che sarà
è banalità
quello che succede
forse rivivrà
il succo del discorso
lo bevo finche posso
annego dentro un fiume
rosse le mie piume
la gente non ha ombre
ma sente solo vergogne
s'attacn come le can
pe nu stuezz d ppan
non sapn chiu spart c li mane
s'attacn come le can
pe nu stuezz d ppan
non sapn chiu spart c li mane
s'attacn come le can
pe nu stuezz d ppan
non sapn chiu spart c li mane
ma guardl andò l'occhiere
e liegg ca je vrdat.

mercoledì 20 maggio 2009

”: Satyrion ti diede da popolare e la fertile terra di Taranto e di essere sventura per gli Iapigi.”


Antioco racconta: terminata la guerra messenica, gli spartani che non avevano partecipato alla spedizione furono dichiarati schiavi. Ma essi mal tollerando tale decisione tramarono una congiura.
Tra i congiurati c’era Falanto , il loro capo, che non era d’accordo sulle modalità della congiura.
Ma poichè le spie avevano segretamente riferito le decisioni prese da Falanto , i congiurati alcuni fuggirono, altri chiesero la grazia, così i cittadini inviarono Falanto a Delfi per consultare l’oracolo sulla possibilità di fondare una colonia.
L’oracolo prescriveva loro di navigare verso l’Italia e, quando avessero trovato una località della Iapigia chiamta Satyron e un fiume di nome Taras, di stabilirsi là dove avrebbero visto un montone in atto di bagnarsi la sua barba nel mare.
Dopo aver navigato essi trovarono il fiume e videro una vite abbarbicata ad un fico selvatico cresciuto in riva al mare, uno dei due viticci pendeva fino a toccare l’acqua.
Comprendendo che fosse questo iil “montone” che il dio aveva prescritto loro di vedere mentre si bagnava la barba nel mare, fermatisi lì, fecero guerra agli Iapigi e fondarono la città che dal nome del fiume chiamarono Taranto.